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Tariffe sempre più basse/alte ???
Thread poster: Sabrina Leone
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Rispondo a Silvia Feb 5, 2011

Silvia P. wrote:

Gabriel_E78 wrote:
La tariffa che ho proposto è IN LINEA con questo MERCATO (e SOLO con questo mercato e SOLO con questa combianazione linguistica), considerando oltretutto ciò che viene inteso con "revisione" (vedi attenta rilettura, non riscrittura, non ricerca terminologica o altro).


Ciao Gabriel, io mi sono occupata anche di brevetti, in passato, e non sono tra coloro che hanno commentato il tuo annuncio. Finora.
Chi opera nel mercato delle traduzioni dovrebbe conoscere che cosa si intende per "revisione". Il tuo concetto di revisione è in linea con la norma UNI EN 15038? Cosa implica il lavoro di revisione del brevetto? Dopo quali passaggi il testo arriva nelle mani del revisore?

Gabriel_E78 wrote:
Ora non sono io che faccio il mercato, ma MULTINAZIONALE-STUDIO LEGALE-AGENZIA, io propongo delle tariffe che, per il tipo di testo, per il tipo mercato e per quanto richesto in termini di "lavoro" sono tali da non sollevare alcun tipo di indignazione


Forse qualche perplessità ogni tanto la suscitano, se ci si sente in dovere di specificare che la tariffa accettata è quella del Sud Italia. Ad ogni modo, ognuno è libero di operare alle tariffe che ritiene opportune. Questo è anche, in sintesi, quanto emerso dalla discussione nel forum.


Ciao Silvia,

No la revisione non è in linea con la norma da te citata (e non occorre lo sia, vedi più avanti). Ho forse usato il termine "revisione" nella suo significato più generale. Significato (ossia cosa viene richiesto) che però spiego in dettaglio ai potenziali collaboratori.

La revisione in questo caso è intesa essere un processo di attenta rilettura dove assolutamente non si richiedono modifiche di adattamento, di stile, di termini, o persino nella struttura della frasi, in cui ciò che va "toccato" sono i puri errori (refusi, sviste, etc) e va SOLO segnalato se il testo presenta anomalie rispetto all'originale. Il testo che consegno al "revisore", oltre a provenire da diversi controlli interni, è un testo pressochè finale, sui cui io e soltanto io ho la responsabilità verso il cliente. Quindi in questo caso, riscrittura di parti di testo, (ri)adattamento, ricerca terminologica non sono richiesti né tantomeno voluti.

Quindi, per citare la norma di cui sopra, non viene richiesta una verifica di "idonetà", per esempio.

Spero di essermi spiegato a grandi linee.


 
alessandra nespoli
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brevetti Feb 5, 2011

Gabriel_E78 wrote:


Premetto che ho quasi la certezza che chi ha scritto questo tipo di commenti [indignazione, burla, e quant'altro] dubito abbia mai tradotto un brevetto in vita sua. Io invece per campare faccio quello, lavoro prettamente in un mercato di nicchia, che conosco bene, a fondo (voi? dubito, ma vedo che esprimete ugualmente giudizi negativi). La tariffa che ho proposto è IN LINEA con questo MERCATO (e SOLO con questo mercato e SOLO con questa combianazione linguistica), considerando oltretutto ciò che viene inteso con "revisione" (vedi attenta rilettura, non riscrittura, non ricerca terminologica o altro). Ora non sono io che faccio il mercato, ma MULTINAZIONALE-STUDIO LEGALE-AGENZIA, io propongo delle tariffe che, per il tipo di testo, per il tipo mercato e per quanto richesto in termini di "lavoro" sono tali da non sollevare alcun tipo di indignazione, eventualmente se il singolo individio le dovesse reputare non consone o poco convenienti semplicemente ha la piena facoltà di ignorare l'annuncio. Del resto ognuno ha la capacità di scegliere cosa è conveniente per lui e cosa lo è meno, a titolo di esempio, personalmente, trovo più conveniente tradurre 100 cartelle di brevetto chimico a 0,035€ (tariffa considerata da indignazione) parola che 100 cartelle di un testo discorsivo in ambito farmaceutico a 0,055€ parola (tariffa considerata accettabile), perchè a me conviene di più, punto; non è una regola generale. Il mio annuncio non è una burla ne tantomeno sto cercando di sfruttare nessuno (e chi a lavorato con me sa perfettamente che non è nel mio stile sfruttare le persone perchè in primis so quanto vale il tempo), semplicemente scrivo qualcosa che so che verrà più facilmente recepito da coloro che "sanno" di cosa sto parlando, e che trovano, che per quanto viene richiesto 2€ cartella a loro conviene; nel selezionare candidatura sono il primo a dire che, detto terra a terra, se impeghi 1 ora ogni 10 cartelle, questo tipo di incarico non fa per te, li si sarebbe sfruttamento, al contratio persone con un training adeguato su questo tipo di testi producono molto di più, e allora li si che i 2€ a cartella possono diventare "convenienti"



Ciao Gabriel,

mi permetto di dissentire visto che nasco come traduttore brevettuale.

In base alla mia esperienza il tipo di mercato di cui tu parli non è il mercato dei brevetti italiano: è un segmento di mercato che offre tariffe basse, prezzi bassi al cliente finale che in compenso gli chiede qualità bassa e gli fornisce grosse moli di lavoro.

Quando sono in ballo grossi studi legali da un certo punto di vista conviene, ma ci sono nicchie del mercato brevettuale dove si ragiona di tariffe decisamente più elevate. Si tratta in particolare di studi piccoli che non forniscono quantità di lavoro regolari ma che non hanno interesse (né le risorse) a rifare/rivedere internamente i loro lavori. Cosa che invece può essere fatta presso i grandi studi legali.

In ogni caso al cliente diretto né al centro né al sud né al nord si ragiona a meno di 25 Euro/cartella (ed è un buon prezzo), il punto è che poi l'agenzia non può uscire ai traduttori a più di 10 euro/cartella altrimenti non si paga le spese, i traduttori non hanno il tempo di preoccuparsi degli aspetti stilistici di un brevetto e spesso si convincono di essere bravi traduttori brevettuali solo perché hanno lavorato a certi ritmi macinando migliaia di parole.
E sbagliano perché in realtà quei lavori non sono belle traduzioni brevettuali, tutt'altro.
Abbiamo lavorato per gli stessi clienti in passato (per questo so benissimo che stiamo parlando della stessa cosa), a un certo punto quando si comprende come funziona il giro si possono fare due scelte: continuare a macinare parole o dedicarsi a tradurre i brevetti in modo che sembrino scritti davvero da avvocati e tecnici e poi vedere se il mercato (attorno al quale gira una quantità di soldi inimmaginabile) è davvero chiuso a un prodotto di qualità.
Macinando parole può essere che si necessiti di una revisione, puramente rivolta alla completezza e all'assenza di refusi, e allora 1 euro/cartella è il suo prezzo, indubbiamente. ((Ma il traduttore che accetta centinaia di parole da un'agenzia e se le fa rivedere a 1 euro perché altrimenti non riesce a starci dentro, subappalta.))

In ogni caso non sono gli studi legali e le multinazionali che definiscono il prezzo, che sarebbe davvero poca cosa rispetto alle cifre in gioco, ma i traduttori e le agenzie che invece di rendersi conto che questa nicchia di mercato potrebbe essere davvero una miniera d'oro (anche se secondo me non pienamente sfruttabile per mancanza di traduttori che lavorino in modo adeguato) scelgono di farsi la guerra sul prezzo invece che sulla qualità (quella vera). Poi ognuno pensa all'immediatezza e al suo piccolo orticello (forse anche giustamente) e quindi si è creata questa situazione.

Cmq io non m'indigno...ci tengo solo a farti presente che esistono agenzie (anche in italia) che per i brevetti offrono 8 o 9 cent, e allora non si tratta di scegliere tra un brevetti e testo divulgativo a 3,5 o 5,5, ma tra un brevetto a 3,5 e un brevetto a 9.
Solo che è necessario capire che anche il brevetto farmaceutico con più ripetizioni e più formule ha bisogno di una lavorazione diversa.
In tutta onestà, un brevetto tradotto a 8-10 Euro/cartella, in genere li vale (spesso non vale neanche quelli in realtà), come allo stesso modo un brevetto tradotto a 18 o a 22.
Ognuno sceglie quanto vuole che valga il proprio lavoro e di conseguenza si muove nel marketing e nella gestione dei propri clienti.
Sarebbe meglio - sempre secondo me - essere consapevoli di qual è il mercato e le sue potenzialità e di dove ci vuole collocare, però, invece di parlare sempre e comunque del "mercato", quando in realtà come concetto unitario non esiste.

Alessandra


 
Luca Tutino
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Le parole sono importanti! Feb 5, 2011

L'errore di Gabriel per me è terminologico. Quella che Gabriel chiama una "revisione", o una "rilettura attenta", da eseguire necessariamente a velocità molto superiore alle 10 cartelle l'ora, in realtà è qualcosa di più simile a una correzione di bozze. Un determinato tipo di correzione di bozze. Normalmente questo tipo di correzione NON viene affidata ai traduttori, bensì ai correttori di bozze. Se sono necessari più o meno rapid... See more
L'errore di Gabriel per me è terminologico. Quella che Gabriel chiama una "revisione", o una "rilettura attenta", da eseguire necessariamente a velocità molto superiore alle 10 cartelle l'ora, in realtà è qualcosa di più simile a una correzione di bozze. Un determinato tipo di correzione di bozze. Normalmente questo tipo di correzione NON viene affidata ai traduttori, bensì ai correttori di bozze. Se sono necessari più o meno rapidi e grossolani raffronti di uniformità grafica rispetto all'originale, si potranno cercare correttori di bozze con esperienza plurilingue. E' anche legittimo chiedere a un traduttore di farsi più o meno temporaneamente correttore. Ma le due operazioni, ossia la revisione della traduzione e la correzione delle bozze, vanno tenute distinte. Confonderle nel contesto di un "bid" potrebbe avere effetti disastrosi.

Non credo che un professionista italiano possa svolgere regolarmente veri lavori di traduzione a cinque centesimi di euro a parola. Se per professionista si intende una persona che vive del proprio lavoro di traduzione a mio avviso in Italia sarebbe necessaria una tariffa minima anche doppia. Tuttavia sono d'accordissimo con chi dice che le tariffe minime non servono, e che i tentativi di imporre tariffe troppo basse non dovrebbero infastidirci più di tanto. Quello che invece mi infastidisce è che su ProZ il numero di offerte di veri lavori di traduzione tende a diminuire. Naturalmente le cause sono molte. Ma in questo non si può non rilevare una pressione, molto forte on-line (ormai senza freni su siti diversi da ProZ), volta allo schiacciamento della professione verso il dilettantismo. Tendenza che tra l'altro rischia di avere effetti fortemente negativi sull'intera sfera degli interscambi e della cultura contemporanea. Questo naturalmente mi dispiace molto - e credo che sia nostro dovere, in quanto utenti del sito, (continuare a) fare e richiedere di fare tutto il possibile perché questa tendenza venga arrestata ed invertita.

Un buon punto di partenza è non accettare incongruità come quella di Gabriel o di altri interventi di questa discussione. E soprattutto ricordarci e ricordare a tutti che la buona o cattiva qualità della lingua usata riflette una simile qualità del pensiero sottostante, e non di rado anche delle azioni che ne derivano.

[Edited at 2011-02-05 23:08 GMT]
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alessandra nespoli
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... Feb 6, 2011

Luca Tutino wrote:



Non credo che un professionista italiano possa svolgere regolarmente veri lavori di traduzione a cinque centesimi di euro a parola.


Ma vedi luca, una traduzione "a vista" fatta da uno specialista del settore, senza eccessivi orrori semantici e/o terminologici in effetti è la realtà che si presenta più frequentemente nel settore brevettuale in Italia.

Ovviamente se traducendo a vista si riescono ad esempio a tradurre 4-5000 parole/die certe tariffe diventano accettabili.
Come si rivelano accettabili i 2 euro per una revisione che in realtà è una correzione di bozze.
IL problema è che si creano situazioni di strangolamento, per cui il traduttore brevettuale che collabora soltanto con certe agenzie (e mi ripeto non con tutte) non percepisce tutte le potenzialità del settore, sia in termini di tariffe che in termini di arricchimento professionale.
E poi si confronta con altre realtà di traduzione sempre nella stessa ottica della traduzione "a vista" (che credo sia il massimo che si possa fare per una traduzione farmaceutica a 5,5 cent/parola, perché colleghi che conosco - premetto che non è il mio settore - lavorano mediamente al doppio nel settore farmaceutico) e non riesce a uscire da questa realtà, perché traducendo "a vista" non verranno mai accettate eventuali sue tariffe superiori. Lavorando così, clienti migliori non se ne trovano (ed è una realtà con cui mi sono scontrata anni fa, non parlo per sentito dire).

Il problema - sempre secondo me - non è unicamente il ridursi delle tariffe su proz o su altri portali. Il problema è anche che non è immaginabile che un lavoro venduto a 10 euro/cartella sia equiparabile a un lavoro venduto a 20.
In una logica di libero mercato il cliente paga il valore di mercato, quindi è inutile ragionare sulla cifra che permette a un traduttore di "vivere dignitosamente" perché diventa un mangiarsi la coda.
Gabriel, di cui io apprezzo sinceramente l'onestà di essere venuto qui a scrivere a che tariffe lavora davvero (e non è da tutti), sicuramente con le sue tariffe e il suo lavoro riesce a campare (sennò non darebbe fuori la revisione).
Quello su cui secondo me sbaglia è il ritenere quello IL mercato, quando quello è il mercato delle traduzioni di un certo tipo e di una certa qualità.
E questo ha origine anche dal fatto che il mercato "di massa" delle traduzioni brevettuali in effetti è quello.
Anche se io resto dell'idea che se invece della logica dell'accaparrarsi il cliente oggi, si puntasse al fornire - al giusto prezzo - traduzioni di qualità diversa , ci sarebbero in Italia - come all'estero - tutti i margini per lavorare bene con i brevetti a un prezzo più che dignitoso.

Il fatto è che prevale - come in molti altri ambiti - la "vista corta" al proprio guadagno a breve termine e al proprio orticello.


 
Giles Watson
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In memoriam
Il valore di mercato Feb 6, 2011

A_Nespoli wrote:

In una logica di libero mercato il cliente paga il valore di mercato, quindi è inutile ragionare sulla cifra che permette a un traduttore di "vivere dignitosamente" perché diventa un mangiarsi la coda.



Se il cliente vuole un determinato traduttore "a tutti i costi" (si dice così, vero?), allora è quest'ultimo che stabilisce il valore di mercato.

PQCV,

Giles


 
alessandra nespoli
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già Feb 6, 2011

Giles Watson wrote:

Se il cliente vuole un determinato traduttore "a tutti i costi" (si dice così, vero?), allora è quest'ultimo che stabilisce il valore di mercato.

PQCV,

Giles



Esatto...bisogna arrivare a farsi volere "a tutti i costi".


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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Appunto.. Feb 6, 2011

secondo me l'errore più grande che alcuni colleghi commettono è ritenere che il loro mercato sia il mercato di tutti e che il loro modo di lavorare sia universale. Questo non è assolutamente vero. Quindi cercare di imporre certe ottiche non solo è sbagliato, ma finisce per distorcere la realtà della nostra professione.

G


 
Vincenzo Di Maso
Vincenzo Di Maso  Identity Verified
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aggiungo un dettaglio Feb 6, 2011

Parlando di tariffe, spesso diamo per scontato che le tariffe basse siano sinonimo di qualità non eccelsa.
Spesso però ho avuto a che fare con persone competentissime che pur fornendo una qualità eccellente, lavoravano a tariffe basse o medio/basse.
Spesso discuto su questo aspetto con Gaetano: dobbiamo "preoccuparci" dei colleghi bravi che lavorano a tariffe basse o medio/basse. E ce ne sono tanti!
Il cliente cerca il rapporto qualità/prezzo. Ovviamente c'è chi mette l
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Parlando di tariffe, spesso diamo per scontato che le tariffe basse siano sinonimo di qualità non eccelsa.
Spesso però ho avuto a che fare con persone competentissime che pur fornendo una qualità eccellente, lavoravano a tariffe basse o medio/basse.
Spesso discuto su questo aspetto con Gaetano: dobbiamo "preoccuparci" dei colleghi bravi che lavorano a tariffe basse o medio/basse. E ce ne sono tanti!
Il cliente cerca il rapporto qualità/prezzo. Ovviamente c'è chi mette la qualità sul piedistallo: trovare quindi un traduttore di livello elevato a tariffe medio basse sarebbe oro colato!
Riguardo le tariffe più basse/alte, tutto è relativo. Da inizio 2011 ho avuto a che fare con clienti che hanno modificato il sistema di tariffazione. Vi è anche chi ha accettato un aumento senza il minimo problema, a fronte di un cliente diretto che mi ha chiesto "una particolare" attenzione per un lavoro di molte parole.
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texjax DDS PhD
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Tariffario nazionale? Fesserie! Fatevi il tariffario regionale Feb 6, 2011


Tratto dall'annuncio:
Si prenderanno in esame SOLO candidature per il suddetto incarico, con tariffe in linea con le principali agenzie del centro-italia (1-2€/cartella)


Francamente la tariffa proposta non mi ha indignato, ma dell'annuncio in questione mi ha colpito molto il passaggio "regionale".

  • Forse al centro Italia il tempo vale meno che al nord dello stivale?

  • Forse si pagano meno tasse?

  • Forse la benzina, i computer, etc., costano meno?



  • Per il resto, il mio pensiero è in linea con quello di Giles e Giovanni.

    Buona giornata




    @ Gabriel. Il mio commento non è personale e non è diretto a te in particolar modo: se hai sentito l'esigenza di specificare evidentemente questa è una realtà che in qualche modo già esiste, solo che in data 2011 fatico ad afferrarne la logica.

    [Edited at 2011-02-06 15:25 GMT]


     
    Giuseppina Gatta, MA (Hons)
    Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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    Io avrei delle risposte... Feb 7, 2011

    texjax DDS PhD wrote:


    Tratto dall'annuncio:
    Si prenderanno in esame SOLO candidature per il suddetto incarico, con tariffe in linea con le principali agenzie del centro-italia (1-2€/cartella)


    Francamente la tariffa proposta non mi ha indignato, ma dell'annuncio in questione mi ha colpito molto il passaggio "regionale".

  • Forse al centro Italia il tempo vale meno che al nord dello stivale?

  • Forse si pagano meno tasse?

  • Forse la benzina, i computer, etc., costano meno?



  • Per il resto, il mio pensiero è in linea con quello di Giles e Giovanni.

    Buona giornata




    @ Gabriel. Il mio commento non è personale e non è diretto a te in particolar modo: se hai sentito l'esigenza di specificare evidentemente questa è una realtà che in qualche modo già esiste, solo che in data 2011 fatico ad afferrarne la logica.

    [Edited at 2011-02-06 15:25 GMT]


    ...alle tue domande, cara Bruna, ma è meglio che le tenga per me


     
    Angie Garbarino
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    + ...
    di questo passo... Feb 8, 2011

    texjax DDS PhD wrote:


    Fatevi il tariffario regionale".


    Ci toccherà fare il tariffario comunale...

    Non so se ci siamo capiti, spero di sì, perché non posso esplicitare. argggg.


     
    Riccardo Schiaffino
    Riccardo Schiaffino  Identity Verified
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    L'errore più grande Feb 8, 2011

    Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

    secondo me l'errore più grande che alcuni colleghi commettono è ritenere che il loro mercato sia il mercato di tutti e che il loro modo di lavorare sia universale. Questo non è assolutamente vero. Quindi cercare di imporre certe ottiche non solo è sbagliato, ma finisce per distorcere la realtà della nostra professione.

    G


    In realtà l'errore più grande che tanti colleghi fanno è di parlare (e considerare) le tariffe come qualcosa decisa dal cliente (agenzia o cliente diretto che sia).

    Già detto tante volte:

    Fino a che tanti traduttori non si renderanno conto che le offerte di lavoro che appaiono su ProZ (e su simili portali) non rappresentano quella mitica bestia "il mercato della traduzione", ma al massimo "un mercato della traduzione" (e specificamente, la fetta del mercato della traduzione ove i traduttori sono visti come pedine intercambiabili, e dove l'elemento discriminante principale è solo il prezzo), tali traduttori non andranno da nessuna parte.

    Fino a quando i traduttori non si convinceranno che la responsabilità di stabilire le tariffe è del traduttore, non del cliente, e che di conseguenza bisogna sapere dire " no" a chi ci contropropone tariffe inferiori alle nostre, non si arriverà da nessuna parte.

    Ma dire di no bisogna saperlo fare, arrivando, se del caso, a rifiutare di lavorare con un particolare potenziale cliente, se questo non accetta le nostre tariffe, e anche ad opporsi vigorosamente quando un cliente esistente tenta di imporre sconti "per la situazione economica" o altre scuse varie.

    Senza farne una questione personale o indignarsi per questa o quella offerta considerata "indecente".

    Una volta che il traduttore si sia fatto cosciente della propria responsabilità per le tariffe, tutto il resto è più facile: l'agenzia Pinco che non può permettersi il traduttore Pallino (perché questi lavora a 15 talleri a parola) ne dovrà cercare un altro. Il traduttore Caio che ha una tariffa troppo alta per il cliente Sempronio, offrirà invece i propri servizi al cliente Tizio, che è disposto a pagare di più.

    [Edited at 2011-02-08 20:29 GMT]


    Magdalena Legerska Brighetti
     
    Manuel Vitali
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    Anno 2021 Mar 4, 2021

    Ciao a tutti,

    vi dico che io traduco brevetti (solo brevetti) dal 2004, dall'inglese all'italiano e dal francese all'italiano, in tutti i settori, e i clienti per i quali ho lavorato si sono sempre dichiarati molto soddisfatti del mio operato.
    Purtroppo, già da diversi anni dire che faccio la fame è un eufemismo.
    Ho lavorato bene per dieci anni con un importante studio di marchi e brevetti: le tariffe erano il doppio rispetto ad oggi e mi riempivano (fortunatamente) di
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    Ciao a tutti,

    vi dico che io traduco brevetti (solo brevetti) dal 2004, dall'inglese all'italiano e dal francese all'italiano, in tutti i settori, e i clienti per i quali ho lavorato si sono sempre dichiarati molto soddisfatti del mio operato.
    Purtroppo, già da diversi anni dire che faccio la fame è un eufemismo.
    Ho lavorato bene per dieci anni con un importante studio di marchi e brevetti: le tariffe erano il doppio rispetto ad oggi e mi riempivano (fortunatamente) di lavoro. Improvvisamente, questa agenzia ha tagliato fuori tutti i traduttori che collaboravano per la sua sede di Milano per affidarsi esclusivamente alla sede di Roma. A quel punto, trovare altri clienti è stata dura: pur con già dieci anni di esperienza alle spalle, il curriculum veniva sempre ignorato; oppure, nel migliore dei casi, mi veniva risposto con la classica formula pronta all'uso "abbiamo inserito il suo CV nel nostro sistema e, qualora fossimo interessati, la contatteremo sicuramente".
    16 anni di esperienza e il vuoto totale. L'agenzia per la quale lavoro attualmente mi manda qualche lavoretto ogni tanto, niente di che. Invio ancora candidature, tutti i giorni; ho provato anche a mandarle in UK (sempre per traduzioni di brevetti, dall'inglese all'italiano), ma nulla.
    Mi sembra di capire che è un mondo molto chiuso, e inoltre spesso le traduzioni/revisioni vengono fatte dai dipendenti stessi dell'agenzia/studio.
    Va bene tutti i discorsi sulle tariffe e sulla qualità delle traduzioni eccetera, okay, se ne può discutere all'infinito... ma uno con 16 anni di esperienza di traduzione esclusivamente brevettuale non riesce a trovare collaborazioni.
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    Eric Dos Santos
    Eric Dos Santos
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    Canali social... Mar 9, 2021

    Buonasera Manuel,

    lavoro anch'io con i brevetti ma ciò non rappresenta il mio score business. Ha provato a investire un po' nel marketing? Oggi più che mai il nostro mercato passa anche attraverso i vari canali social...ovvero farsi trovare dai clienti e non il contrario.


    [Modifié le 2021-03-09 21:32 GMT]


     
    Manuel Vitali
    Manuel Vitali  Identity Verified
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    ? Apr 17, 2021

    "ovvero farsi trovare dai clienti e non il contrario." : e difatti sono sempre stato io a contattare i clienti. Ho forse scritto da qualche parte che sono stati loro a contattarmi?
    Evidentemente vivi un'altra realtà lavorativa e un'altra esperienza personale.


     
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