Teoria della comunicazione Penulis thread: NFtranslations
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Un aspetto che bisogna tenere in considerazione nella comunicazione è che non puoi ricevere una risposta adeguata rispetto alla domanda che hai formulato. E questo è il principale problema del percorso della comunicazione. Lo stesso concetto ha implicazioni nel processo di traduzione, per cui un traduttore deve sempre tenere presente e fare i conti con questo aspetto.
Andiamo nel dettaglio…
Il tuo quesito ha origine nel pensiero che è in forma astratta, per cui è necessario ope... See more Un aspetto che bisogna tenere in considerazione nella comunicazione è che non puoi ricevere una risposta adeguata rispetto alla domanda che hai formulato. E questo è il principale problema del percorso della comunicazione. Lo stesso concetto ha implicazioni nel processo di traduzione, per cui un traduttore deve sempre tenere presente e fare i conti con questo aspetto.
Andiamo nel dettaglio…
Il tuo quesito ha origine nel pensiero che è in forma astratta, per cui è necessario operare una trasformazione/conversione dalla forma astratta alla forma scritta per avviare il percorso della comunicazione (1° passaggio).
Già in questa prima fase il messaggio viene trasformato e quindi distorto, qualsiasi conversione implica che delle parti vengano omesse, rafforzate e ci sia un residuo di comunicazione. Per cui il tuo pensiero e modo di ragionare, che deriva dalle tue personali esperienze (andiamo poi a vedere il discorso del background soggettivo) deve essere tradotto in forma scritta.
Il testo/messaggio vocale che hai formulato viene trasferito al ricevente che deve assimilare il quesito al quale lo hai sottoposto (2° passaggio)
In questa fase il messaggio che viene ricevuto in forma di testo/messaggio vocale, deve essere nuovamente trasformato dalla forma scritta a quella astratta per essere oggetto di pensiero ed effettuare tutte le necessarie valutazioni. Oltre alla perdita/deformazione accennata nel primo passaggio, qui interviene un altro fattore che è quello del background soggettivo. Cioè l'interpretazione che il ricevente ha dipende dalle proprie conoscenze, dal background soggettivo che è diverso da quello del soggetto pensante di origine. Questa volta viene confrontata/elaborata con un diverso background e quindi anche la formulazione/interpretazione sarà diversa.
Una volta elaborato il messaggio il ricevente formula un proprio ragionamento. Questa rappresentazione deve essere nuovamente trasferita dalla forma astratta a quella di risposta scritta/messaggio vocale (3° passaggio). Intervengono i fattori della fase 1.
La risposta viene trasferita al mittente che deve assimilare di nuovo il messaggio di risposta alla domanda originaria (4° passaggio).
In questa fase agiscono nuovamente gli stessi fattori della fase 2, Cioè una modifica avviene per la distorsione derivata dal processo di trasformazione, un'altra per quello indotto dal background soggettivo. Una volta decodificato in forma astratta il testo/messaggio vocale di risposta al quesito si valuta se il proprio pensiero originario è stato compreso.
In questi 4 passaggi è acclarato che la risposta che si riceve non è perfettamente conforme alla domanda che si è formulata. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione sia nel processo di comunicazione che in quello di traduzione.
Spero di aver trasferito il mio pensiero con il minimo residuo di comunicazione. ▲ Collapse | | | Tom in London Inggris Local time: 20:54 Anggota sejak (2008) Italia ke Inggris
Nicola Fortunato wrote:
Un aspetto che bisogna tenere in considerazione nella comunicazione è che non puoi ricevere una risposta adeguata rispetto alla domanda che hai formulato.
Invece a me capita spesso. | | | Emanuele Vacca Italia Local time: 21:54 Anggota sejak (2020) Inggris ke Italia Anche a me, ma forse non è il punto | Sep 28, 2020 |
Tom in London wrote:
Nicola Fortunato wrote:
Un aspetto che bisogna tenere in considerazione nella comunicazione è che non puoi ricevere una risposta adeguata rispetto alla domanda che hai formulato.
Invece a me capita spesso.
Forse Nicola in questo post si esprime in modo un po' troppo apodittico (o magari siamo noi ad aver male interpretato le sue parole...), ma in quello che dice c'è un fondo di verità. Se da una parte sarebbe un po' audace affermare che non si riceve mai una risposta adeguata rispetto alla domanda formulata, dall'altra è assolutamente possibile (e anzi succede spesso) che nei diversi passaggi del processo comunicativo, ad opera non solo di chi è chiamato a comprendere ma anche di chi si esprime, il messaggio originale (inteso come ciò che il parlante o scrivente voleva dire) venga distorto. D'altro canto, nel nostro mestiere queste considerazioni hanno un'importanza enorme (anche se questo chiaramente varia enormemente a seconda del proprio campo di specializzazione) e da esse discendono, nella mia esperienza, delle conseguenze pratiche ben precise. Nella maggior parte dei casi, per fare un esempio, i passaggi più ambigui nel testo di partenza possono essere compresi proprio mettendosi nei panni dell'autore del testo, concentrandosi sull'intenzione comunicativa della frase su cui ci si sta scervellando piuttosto che, in senso stretto, sul suo significato, o magari cercando di cogliere il "messaggio di fondo" di quella sezione del testo (es. di quel capitolo o paragrafo) o del testo nel suo complesso, di cui spesso le singole frasi rappresentano solo una sorta di "concretizzazione", o ancora andando ad esplorare i possibili riferimenti intra- o extra-testuali che a noi appaiono impliciti, mentre per l'autore magari non lo erano affatto. | | | NFtranslations Local time: 21:54 Anggota Inggris ke Italia TOPIK PERMULAAN Hai inquadrato in pieno | Sep 28, 2020 |
Quello sopra esposto è un principio che sta alla base della comunicazione. Sono le varie fasi del processo domanda/risposta. In modo più o meno accentuato questi fattori incidono sul risultato finale e vanno tenuti in considerazione. | |
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Luca Tutino Italia Anggota sejak (2002) Inggris ke Italia + ... Ma esiste veramente un pensiero indipendente dal linguaggio? | Sep 28, 2020 |
Apprezzo molto questa riflessione che concerne la parte per me più interessante del nostro mestiere, speciamente quando si lavora nei settori più apparentemente "non creativi", come quelli delle traduzioni legali o tecniche.
Resta da vedere se veramente esiste il pensiero in forma astratta. Forse invece tra il pensiero e le parole, o persino tra la realtà (come noi la vediamo) e il linguaggio esiste un legame molto più inscindibile di quanto non ci sembri. A questo proposito po... See more Apprezzo molto questa riflessione che concerne la parte per me più interessante del nostro mestiere, speciamente quando si lavora nei settori più apparentemente "non creativi", come quelli delle traduzioni legali o tecniche.
Resta da vedere se veramente esiste il pensiero in forma astratta. Forse invece tra il pensiero e le parole, o persino tra la realtà (come noi la vediamo) e il linguaggio esiste un legame molto più inscindibile di quanto non ci sembri. A questo proposito potrebbero essere pertinenti, ad esempio, questi 3 minuti di Raffaele Simone su Wittgenstein. Ma l'osservazione di Nicola resterebbe valida come problema della "traduzione" tra linguaggio interiore e linguaggio della comunicazione. Di cui, in fondo, è consapevole ogni persona educata che di fronte a un equivoco risponda "temo di essermi spiegato male".
Il che - scusate la digressione - mi fa irresistibilmente pensare a un mio caro insegnante che nel giro di pochi anni trasformò l'intercalare dei suoi interessanti e spesso complicati discorsi da "non so se mi sono spiegato", in "non so se è chiaro quello che voglio dire" e poi direttamente in "non so quello che voglio dire". A volte lo diceva senza un'ombra di autoironia - sebbene invece ci fosse - forse perché sebbene insegnasse tutt'altro era un filosofo, e intendeva le sue lezioni come un modo di formare e sviluppare il suo stesso pensiero. E così dicendo intendeva stimolare la partecipazione dei suoi allievi. ▲ Collapse | | | NFtranslations Local time: 21:54 Anggota Inggris ke Italia TOPIK PERMULAAN Molto interessante | Sep 29, 2020 |
Ciao
Condivido l'impostazione successiva di Wittgenstein sulla struttura delle parole e la formazione del significato, che poi e simile a quella precedentemente espressa da Saussure che ritengo ancora più completa. Uno degli elementi importanti che ritroviamo in entrambe è il concetto di "interpretante" che traduce il segno in pensiero per mezzo di un passaggio mentale frutto dell'esperienza individuale. E qui torniamo sul concetto di background soggettivo che rappresenta di ognuno la pr... See more Ciao
Condivido l'impostazione successiva di Wittgenstein sulla struttura delle parole e la formazione del significato, che poi e simile a quella precedentemente espressa da Saussure che ritengo ancora più completa. Uno degli elementi importanti che ritroviamo in entrambe è il concetto di "interpretante" che traduce il segno in pensiero per mezzo di un passaggio mentale frutto dell'esperienza individuale. E qui torniamo sul concetto di background soggettivo che rappresenta di ognuno la propria realtà (come hai detto tu "la realtà come noi la vediamo).
Ah dimenticavo...
Ma esiste veramente un pensiero indipendente dal linguaggio?
Non credo! A mio avviso il collegamento è la struttura del "discorso interno"
Questo, sempre a mio avviso, è vero se consideriamo il pensiero come capacità cognitiva e non come semplice stimolo/riflesso.
Altrimenti, se andiamo a considerare l'astrazione rappresentata dal verbo interiore e i mezzi di sviluppo del pensiero SI.
[Edited at 2020-09-29 11:21 GMT] ▲ Collapse | | | NFtranslations Local time: 21:54 Anggota Inggris ke Italia TOPIK PERMULAAN Ricapitolando | Oct 1, 2020 |
La comunicazione è la base della società, affinché possa esserci una reale convivenza è necessario che gli uni manifestino la loro concezione agli altri.
Il linguaggio della comunicazione come insieme di significati è formato da segni, suoni, colori, parole (si pensi ad un simbolo di avviso di pericolo, un segnale acustico di un allarme, ecc.).
Questo per avere significazione implica che sia convenzionale per essere riconoscibile, logico per essere interpretabile.
Non bast... See more La comunicazione è la base della società, affinché possa esserci una reale convivenza è necessario che gli uni manifestino la loro concezione agli altri.
Il linguaggio della comunicazione come insieme di significati è formato da segni, suoni, colori, parole (si pensi ad un simbolo di avviso di pericolo, un segnale acustico di un allarme, ecc.).
Questo per avere significazione implica che sia convenzionale per essere riconoscibile, logico per essere interpretabile.
Non basta la semplice trasmissione di un contenuto, ma questo deve essere nell'ambito di linguaggio di contesto sociale tra il trasmittente e il ricevente, altrimenti non c'è possibilità di comunicazione e qualsiasi convivenza diventa impossibile.
Il messaggio non viene trasmesso direttamente nella mente del ricevente, ma accolto, ascoltato e assimilato a seconda delle altrui ragioni. In conseguenza non bisogna solo considerare la propria capacità di comunicare, ma anche quella altrui di accogliere le proprie cognizioni. Per fare un esempio sappiamo che lo stesso messaggio può variare concettualmente nei diversi ascoltatori anche se trasmesso dalla stessa fonte. Il modo di parlare riflette il modo di pensare che riflette il modo di essere e quindi la nostra realtà. Dall'altra parte, il modo di ascoltare riflette il modo di pensare che riflette il modo di essere e quindi l'altrui realtà.
Molto importante che oltre saper comunicare bisogna anche essere predisposti a VOLER ASCOLTARE. ▲ Collapse | | | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Teoria della comunicazione Wordfast Pro | Translation Memory Software for Any Platform
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